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Coaching e motivazione

Come motivarsi a studiare: consigli pratici per aumentare la motivazione

Di 10 Aprile 2024Nessun commento12 min lettura

Ti svegli la mattina con un senso di stanchezza mentale ed emotiva, con l’ansia che si insinua nel petto come un fardello sempre più pesante.

Ti siedi alla scrivania, guardando la montagna di libri e compiti da completare, ma ti senti vuoto, senza motivazione, incapace di trovare la forza per iniziare.

Questo scenario è tristemente familiare per me e per molti studenti che si trovano a lottare con la demotivazione e le difficoltà nello studio.

Infatti accade spesso che:

  • La mancanza di interesse per i contenuti
  • Le sfide accademiche troppo impegnative
  • I problemi personali e familiari
  • La noia derivante da un metodo di studio inefficiente 

Siano così schiaccianti da minare la fiducia e la determinazione degli studenti.

Ad esempio è il caso di chi studia matematica e lotta con la comprensione di concetti complessi e si sente sempre più frustrato di fronte a problemi apparentemente insormontabili.

Oppure di chi studia letteratura e perde la motivazione a causa della noia provocata da letture obbligate che non riesce a collegare al suo mondo interiore e alle sue passioni.

Ma ci sono altre mille esempi che potrei farti.

Ciò che conta è che in questo contesto diventa cruciale affrontare il tema della motivazione nello studio.

Ma attenzione!

Perché la motivazione non è solo una questione di “volontà” o “forza di carattere“, ma è il motore che ci spinge a superare gli ostacoli, a perseguire i nostri obiettivi e a raggiungere il successo accademico e personale

In questo articolo, ti mostrerò come trovare e mantenere alta la motivazione nello studio, superando le sfide e liberando il loro pieno potenziale di apprendimento.

Ma prima di iniziare a darti tutti i consigli, voglio presentarmi:

Sono Ginevra Bizzarri founder di “Metodo Ginetica”, un’azienda che si occupa di aiutare gli studenti di tutte le età, offrendo servizi di supporto allo studio, lezioni private e study coaching.

Sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche e la mia missione è quella di aiutare più studenti possibili a vivere lo studio con più serenità e consapevolezza, costruendo una metodo di studio efficace e personalizzato!

presentazione metodo ginetica

Prima di svelarti gli esercizi che utilizzo per mantenere alta la mia motivazione nel lavoro e che mi hanno aiutata a concludere gli studi col massimo dei voti…

Facciamo chiarezza su che cosa è la motivazione.

Quali sono le 3 motivazioni di base?

pannello luminoso con scritto you got this

La motivazione è un concetto complesso che può essere definito come il processo psicologico che determina, regola e mantiene il comportamento finalizzato a soddisfare determinati bisogni o raggiungere determinati obiettivi.

In altre parole, è ciò che ci spinge ad agire e a perseguire scopi significativi nella vita. 

Questo processo coinvolge una serie di componenti cognitive, emotive e fisiologiche che lavorano insieme per guidare il comportamento verso determinati risultati.

E’ una sorta di benzina che serve a fornire energia e direzione al nostro comportamento. 

È ciò che ci spinge ad alzarci al mattino per affrontare la giornata, a studiare per un esame, a lavorare verso una promozione, o a perseguire un hobby che ci appassiona.

Dal punto di vista neuroscientifico, la motivazione coinvolge diverse aree del cervello, tra cui:

  • Il sistema limbico che include strutture come l’ipotalamo e l’amigdala, è coinvolto nella regolazione delle emozioni e dei comportamenti motivati. 
  • Il sistema dopaminergico che include il circuito della ricompensa del cervello e gioca un ruolo fondamentale nella regolazione del piacere e della gratificazione associati al perseguimento degli obiettivi.

Ma sapevi che esistono tre tipi di motivazione di base?

Eh sì, e ognuna ha una funzione ben precisa!

1. Orientamento al risultato: questo tipo di motivazione si concentra sull’obiettivo finale da raggiungere. Ad esempio, uno studente potrebbe essere motivato a ottenere buoni voti per entrare in una prestigiosa università o per ottenere un lavoro gratificante. In questo caso, il risultato desiderato (l’ammissione all’università o il lavoro desiderato) agisce come fonte di motivazione.

2. Orientamento al processo: qui la motivazione deriva dal piacere intrinseco nel fare qualcosa. Un esempio potrebbe essere un artista che trova gioia nel processo creativo di dipingere o uno scienziato che si appassiona alla scoperta di nuove conoscenze nel suo campo. In questo caso, la motivazione deriva dal godimento del processo stesso, piuttosto che dall’obiettivo finale.

3. Orientamento alla relazione: questo tipo di motivazione si basa sul desiderio di soddisfare le aspettative degli altri o di creare legami significativi. Ad esempio, uno studente potrebbe essere motivato ad eccellere negli studi per fare felici i genitori o per ottenere il rispetto dei suoi insegnanti. In questo caso, la relazione con gli altri agisce come una fonte di motivazione.

Come vedi, la motivazione è un processo complesso che guida il nostro comportamento verso obiettivi significativi nella vita.

Coinvolge diverse aree del cervello e può essere alimentata da diverse fonti. Comprendere come funzionano questi meccanismi è l’unico modo per trovare strategie efficaci che siano davvero utili nell’aumentare la motivazione. 

Differenza tra interesse e motivazione

ragazzi che guardano il cielo stellato

A volte si fa confusione tra motivazione e interesse, spesso utilizzati come sinonimi nel linguaggio comune.

Questo accade anche tra motivazione e disciplina.

In realtà, motivazione e interesse, sono due concetti ben distinti e che tornano utili quando si cerca di mettere a punto strategie mirate per aumentare la motivazione.

Ti spiego meglio:

Immagina di avere interesse per l’astronomia. Ti piace leggere libri, guardare documentari e osservare le stelle con il telescopio. Ti senti attratto dallo studio dell’astronomia perché trovi affascinante l’universo e desideri imparare di più su di esso.

D’altra parte, la motivazione entrerebbe in gioco quando inizi a impegnarti attivamente nello studio dell’astronomia.

Potresti fissare degli obiettivi specifici, come imparare a identificare costellazioni particolari o comprendere i concetti di base dell’astrofisica.

Potresti dedicare tempo ogni giorno allo studio, partecipare a lezioni o seminari sull’argomento e cercare attivamente opportunità per approfondire la tua conoscenza dell’astronomia.

Quindi, mentre l’interesse è il desiderio di esplorare un determinato argomento o attività, la motivazione è ciò che ti spinge ad agire per soddisfare quell’interesse.

In altre parole, l’interesse è più passivo, mentre la motivazione è attiva e orientata verso l’azione e il conseguimento di obiettivi specifici.

Cosa attiva la motivazione?

pulsante start and stop

La motivazione può essere attivata da una serie di processi complessi. 

Conoscere quali sono questi processi ti aiuterà a comprendere su quali leve fare forza quando affronterai i momenti “no” o di calo della motivazione.

  • Bisogni e desideri: i bisogni umani fondamentali, come il bisogno di cibo, sicurezza, appartenenza e autostima, giocano un ruolo cruciale nell’attivazione della motivazione. Quando questi bisogni non sono soddisfatti, si genera una spinta motivazionale per soddisfarli. Per esempio, come studente potresti essere motivato ​​dal desiderio di soddisfare il desiderio di successo personale, il bisogno di crescita e sviluppo personale o il desiderio di soddisfare le aspettative familiari o sociali.
  • Obiettivi e aspettative: gli individui tendono ad avere obiettivi e aspettative personali che desiderano raggiungere. L’identificazione di obiettivi chiari e significativi può attivare la motivazione, poiché fornisce uno scopo e una direzione all’azione. E questo avviene anche nello studio dove avere obiettivi chiari vuol dire ottenere buoni voti, accedere a un certo programma accademico o realizzare una carriera desiderata.
  • Ricompense e punizioni: il sistema di ricompensa del cervello gioca un ruolo fondamentale nell’attivazione della motivazione. Le ricompense, come il piacere e la gratificazione, possono aumentare la motivazione verso determinati comportamenti, mentre le punizioni o le conseguenze negative possono disincentivare tali comportamenti. Nel contesto universitario questo si traduce in: successo accademico, riconoscimento da parte dei genitori o degli insegnanti, soddisfazione personale per il raggiungimento degli obiettivi (ricompensa); o, al contrario, punizioni, conseguenze negative, brutti voti, perdita delle amicizie (punizioni).
  • Valutazione del valore: gli individui valutano costantemente il valore delle attività e delle ricompense associate ad esse. Quando un’attività viene percepita come significativa o gratificante, la motivazione per impegnarsi in essa aumenta. Gli studenti valutano costantemente l’importanza e la rilevanza delle attività di studio rispetto ai loro obiettivi personali e alle loro aspirazioni future. Pensaci: quando percepisci che lo studio è significativo e che porterà benefici tangibili nel lungo termine, sei più incline a impegnarti attivamente nelle attività di apprendimento.
  • Aspettative di successo: la percezione di essere in grado di raggiungere un determinato obiettivo influisce sulla motivazione. La fiducia degli studenti nelle proprie capacità di raggiungere gli obiettivi accademici influisce sulla loro motivazione. Quando ti senti competente e capace di affrontare le sfide dello studio, sei più incline a impegnarti e a perseguire i tuoi obiettivi con determinazione.
  • Interesse e curiosità: la presenza di interesse e curiosità per un determinato argomento o attività può alimentare la motivazione intrinseca. Così gli argomenti che suscitano interesse e curiosità, generano una motivazione intrinseca allo studio. Infatti quando trovi argomenti stimolanti e coinvolgenti, sei più motivato ​​a dedicare tempo ed energia allo studio.

Quindi, se ti capita di sentirti demotivato, ricorda queste leve e cerca questi elementi su cui concentrarti.

Ma ora vediamo le strategie per aumentare la motivazione!

Cosa fare per aumentare la motivazione: esercizi e strategia

ragazzo che fa veder ei muscoli delle braccia e delle spalle

Come abbiamo già visto, per aumentare la motivazione bisogna prima di tutto lavorare sugli aspetti che fungono da motore per la motivazione.

Bisogni, desideri, aspettative, ricompense, punizioni, valori, interessi e curiosità, sono tutti ottimi punti di partenza su cui interrogarti se cerchi di aumentare la tua motivazione.

Tuttavia, ci sono anche degli esercizi e delle strategie mirate che possono venirti in aiuto e che sfruttano proprio i meccanismi base della motivazione.

Visualizzazione degli obiettivi

La visualizzazione degli obiettivi è una tecnica psicologica potente che coinvolge l’immaginare vivamente il raggiungimento degli obiettivi desiderati.

Funziona attivando il potere della mente per creare una rappresentazione mentale dettagliata e realistica di ciò che si vuole ottenere e si basa sul principio che la mente non distingue tra ciò che è immaginato e ciò che è reale.

Ovvero, quando visualizziamo vividamente il raggiungimento dei nostri obiettivi, il nostro cervello risponde come se stessimo realmente vivendo quella situazione. 

Prima di iniziare la visualizzazione, è importante avere un’idea chiara di ciò che si vuole raggiungere. Gli obiettivi dovrebbero essere definiti in modo dettagliato e realistico.

A questo punto, ritagliati un momento tranquillo e rilassante dove puoi concentrarti completamente sulla visualizzazione. Immaginati nel momento in cui hai già raggiunto il tuo obiettivo. Fai attenzione ai dettagli – cosa vedi, cosa senti, quali emozioni provi.

Coinvolgi tutti i sensi: oltre a visualizzare, cerca di immaginare anche i suoni, gli odori e le sensazioni fisiche associate al raggiungimento dell’obiettivo.

Ripeti regolarmente e dedica del tempo ogni giorno per visualizzare vividamente il raggiungimento dei tuoi obiettivi. Puoi farlo al mattino appena sveglio o prima di andare a letto, quando la mente è più recettiva.

Ricorda: durante la visualizzazione, concentrati sulle emozioni positive associate al raggiungimento dei tuoi obiettivi. Sperimenta la gioia, la gratitudine e la soddisfazione che provi nel momento in cui realizzi i tuoi sogni.

Creazione di un ambiente stimolante

Creare un ambiente stimolante che tenga alta la motivazione richiede un approccio olistico che coinvolga sia gli aspetti fisici che mentali.

È importante assegnare uno spazio dedicato per lo studio o il lavoro, mantenendolo ordinato e organizzato.

Aggiungere elementi ispiratori come poster o citazioni motivazionali può aiutarti a rimanere focalizzati sui propri obiettivi.

Assicurati che il tuo ambiente sia confortevole ed ergonomico così  da ridurre l’affaticamento e favorire la concentrazione.

Elimina le distrazioni, spegni il telefono o limita l’accesso a siti web non correlati

Introduci varietà e flessibilità nel modo di studiare o lavorare può prevenire la noia e la stanchezza.

Infine, stabilisci un sistema di ricompense e rinforzi positivi per celebrare i successi e i progressi può incoraggiare a mantenere alta la motivazione nel lungo termine.

Impostazione di obiettivi specifici e realistici

Definire obiettivi chiari, specifici e realistici è essenziale per mantenere alta la motivazione nel lungo termine.

Gli obiettivi dovrebbero essere suddivisi in obiettivi a breve, medio e lungo termine, e dovrebbero essere misurabili e orientati all’azione.

Questo approccio, noto come metodo SMART, assicura che gli obiettivi siano chiari e che forniscano una guida efficace per il successo.

Tenere un diario di gratitudine

Impostare, compilare e mantenere un diario della gratitudine è un processo che può essere avviato con relativa semplicità ma che porta a benefici notevoli. Ecco come procedere:

Scegli un quaderno o un’applicazione che sia adatto alle tue preferenze e assicurati che sia qualcosa che ti piaccia usare e che sia facilmente accessibile ogni giorno.

Stabilisci un momento fisso durante la giornata in cui ti siederai a scrivere nel tuo diario della gratitudine. Può essere al mattino, prima di coricarti di notte o in qualsiasi altro momento che si adatti alla tua routine quotidiana.

Rifletti sui momenti della giornata per cui sei grato. Concentrati su esperienze positive, persone che ti hanno aiutato, cose che possiedi, opportunità che ti sono state date o qualsiasi altra cosa che ti faccia sentire apprezzativo.

Prenditi il tempo necessario per scrivere nel tuo diario della gratitudine ed esprimi in modo specifico e sincero i tuoi sentimenti di gratitudine. Puoi scrivere in forma di paragrafo, elenco o anche disegnare, a seconda delle tue preferenze.

Fai di questo un’abitudine quotidiana. Cerca di scrivere nel tuo diario ogni giorno, anche quando potresti non sentirti particolarmente ispirato. La coerenza è fondamentale per ottenere i benefici del diario della gratitudine.

Ogni tanto, rileggi le voci precedenti nel tuo diario della gratitudine. Questo ti permetterà di apprezzare meglio il progresso fatto nel praticare la gratitudine e di rivivere i momenti positivi che hai vissuto.

Pratica della mindfulness

Puoi praticare la mindfulness per aumentare la motivazione incorporandola nella tua routine quotidiana.

Dedica del tempo ogni giorno a essere pienamente presente nel momento presente durante le tue attività, compreso lo studio.

Concentrati sulla tua respirazione per ridurre lo stress e l’ansia, migliorando così la tua motivazione.

Scansiona il tuo corpo per identificare e rilasciare tensioni fisiche che possono influenzare il tuo stato emotivo.

Rifletti su ciò per cui sei grato ogni giorno, aiutandoti con il diario di gratitudine e integra la mindfulness nella tua vita quotidiana così da coltivare una maggiore consapevolezza e presenza che alimenta la tua motivazione nello studio e in altre sfere della vita.

Ripetizione distanziata

La ripetizione distanziata è una tecnica di studio che prevede la revisione regolare e graduale di informazioni nel corso del tempo, aumentando gli intervalli tra le ripetizioni. 

Questo metodo sfrutta il principio psicologico dell’apprendimento distribuito, che dimostra che lo spaziare nel tempo la pratica di memorizzazione porta a una migliore ritenzione nel lungo termine.

Funziona così: dopo aver appreso un concetto o un’informazione, anziché ripeterlo immediatamente, si pianificano sessioni di revisione a intervalli progressivamente più lunghi nel tempo.

Ad esempio, si potrebbe ripassare una nuova informazione dopo un giorno, poi dopo tre giorni, una settimana, due settimane e così via.

Questo schema di ripetizioni distanziate è progettato per sfruttare la curva dell’oblio, cioè il fatto che tendiamo a dimenticare le informazioni nel tempo se non le ripetiamo.

La ripetizione distanziata tiene alta la motivazione perché rende lo studio più efficiente ed efficace e permette di vedere i progressi nel tempo, poiché le informazioni vengono ricordate a lungo termine con meno sforzo. 

Coinvolgimento sociale

Condividere i propri obiettivi con amici, familiari o colleghi può fornire un sostegno sociale prezioso e aumentare la motivazione.

Il coinvolgimento in gruppi di studio o in comunità online di persone con interessi simili può favorire lo scambio di idee e l’incoraggiamento reciproco.

Ma anche festeggiare insieme i successi raggiunti può essere un ottimo motore che ti sprona ad andare avanti e puntare sempre più in alto.

Conclusioni

Aumentare la motivazione nello studio è fondamentale per ottenere successo negli studi e nella vita.

Capire le motivazioni di base, attivare la motivazione attraverso vari fattori e utilizzare strategie pratiche, può aiutarti a trovare e mantenere alta la tua motivazione nel lungo termine.

Con la giusta dose di impegno e le giuste tecniche, riuscirai a trovare quel fuoco interiore, quella luce, che ti affiancherà in ogni momento della vita.

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“Alla tua rivoluzione”

Ginevra

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