“Ho più di 40 anni, sono troppo vecchia per ricominciare a studiare”
“Sono anni che non apro un libro, come faccio a ricominciare ora?”
“Tra lavoro e figli, non ho tempo per concentrarmi sullo studio”
Quante volte hai detto o pensato una di queste frasi?
Lo capisco molto bene, ricominciare a studiare può sembrare un’impresa impossibile, soprattutto se non si apre un libro da anni o se si pensa che “ormai sia troppo tardi”.
Ma la verità è che il cervello umano possiede una straordinaria capacità di apprendimento, indipendentemente dall’età.
E in questo articolo ti spiegherò proprio perché lo studio non dovrebbe avere scadenze, come il nostro cervello sia capace di adattarsi a nuove conoscenze in qualsiasi fase della vita e perché investire nella propria crescita personale e professionale sia una scelta vincente.
Sfateremo i miti sull’invecchiamento del cervello e dimostriamo, con studi scientifici, che il nostro cervello può imparare per tutta la vita.
Ma prima di iniziare a darti tutti i consigli, voglio presentarmi:
Sono Ginevra Bizzarri founder di “Metodo Ginetica” e “Metodo Ginetica Academy”, un’azienda che si occupa di aiutare gli studenti di tutte le età, offrendo servizi di supporto allo studio e percorsi dedicati.
Sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche e la mia missione è quella di aiutare più studenti possibili a vivere lo studio con più serenità e consapevolezza, costruendo una metodo di studio efficace e personalizzato!
Perché ricominciare a studiare
In un mondo che cambia rapidamente, l’apprendimento continuo è una delle leve principali per la crescita personale e professionale.
Infatti, non è più sufficiente acquisire competenze una volta per tutte.
Le competenze richieste sul lavoro e nella vita quotidiana evolvono con il progresso tecnologico, le innovazioni e le nuove scoperte.
Ecco perchè investire nel proprio sviluppo attraverso lo studio permette di mantenersi aggiornati, migliorare la propria adattabilità e affrontare con sicurezza i cambiamenti.
Inoltre, dal punto di vista professionale, le persone che si dedicano a un apprendimento continuo sono generalmente più apprezzate dalle aziende.
Come è possibile?
Perché la curiosità intellettuale e la capacità di acquisire nuove competenze ti rendono più competitivo, sia nel tuo settore sia in quelli in crescita.
Perciò, per chi aspira a nuovi ruoli o desidera avanzare nella propria carriera, il ritorno allo studio può aprire opportunità inaspettate, come accedere a posizioni di leadership o acquisire una specializzazione richiesta.
A livello personale, invece, apprendere costantemente rafforza l’autostima, alimenta la curiosità e favorisce un approccio mentale aperto e flessibile, portando anche a una maggiore soddisfazione nella vita quotidiana.
I benefici del ricominciare a studiare
Ricominciare a studiare offre numerosi benefici concreti, misurabili in ambito lavorativo e personale.
Uno studio condotto dalla Georgetown University ha dimostrato che le persone che decidono di ampliare le proprie competenze accademiche e professionali ottengono spesso un aumento di stipendio anche del 30% in più, specialmente se intraprendono studi specifici in ambiti ad alta richiesta.
Aumentare il proprio livello di istruzione o acquisire nuove certificazioni aumenta, infatti, la percezione del proprio valore sul mercato e permette di negoziare migliori condizioni economiche e professionali.
Come citato in una ricerca pubblicata dalla Stanford Graduate School of Business, gli adulti che investono nella propria formazione tendono a sentirsi più motivati e realizzati sul lavoro, riducendo il rischio di burnout e insoddisfazione.
Oltre all’aspetto finanziario, lo studio consente di ampliare la propria rete di contatti: frequentare corsi o partecipare a programmi formativi permette di entrare in contatto con persone che condividono obiettivi simili, creando nuove possibilità di collaborazione o mentorship.
Infine, dedicarsi nuovamente allo studio aumenta la soddisfazione personale e lavorativa.
Avere nuovi obiettivi da perseguire, imparare qualcosa di stimolante e sentirsi realizzati in un percorso di crescita costante porta a una vita più piena e appagante.
Sfidare le proprie paure
Ricominciare a studiare può, tuttavia, far emergere alcune paure comuni, come la paura del fallimento o la percezione di non avere abbastanza tempo.
Devi sapere, infatti, che molte persone si chiedono se saranno in grado di gestire la pressione degli esami, di raggiungere i risultati che desiderano o di trovare il giusto equilibrio tra studio, lavoro e famiglia.
Il primo passo per superare queste incertezze è normalizzarle: ogni cambiamento importante può suscitare dubbi, ma affrontare le proprie paure è parte del processo di crescita.
La paura del fallimento è spesso legata alla convinzione che sia troppo tardi per imparare, tuttavia, ricerche come quella condotta dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) confermano che, sebbene il cervello adulto possa apprendere in modi diversi rispetto al cervello giovane, esso rimane perfettamente in grado di assimilare nuove informazioni.
Anche la mancanza di tempo può essere gestita sviluppando un metodo di studio personalizzato e realistico, che tenga conto degli impegni quotidiani e permetta di avanzare senza stress.
Diventare consapevoli dei tuoi blocchi e delle tue risorse ti aiuterà a costruire la sicurezza necessaria per affrontare con successo un percorso di studi, scoprendo che, a qualsiasi età, l’apprendimento è non solo possibile ma estremamente gratificante.
Vediamo insieme come questo è possibile.
Come invecchia il cervello: ecco perché si può ricominciare a studiare a qualsiasi età
Contrariamente alla credenza comune, l’invecchiamento cerebrale non significa un blocco della capacità di apprendimento, bensì una trasformazione.
Diversi studi, come quelli condotti dalla neuroscienziata Lisa Feldman Barrett, dimostrano che il cervello umano mantiene una notevole plasticità anche in età avanzata.
La plasticità cerebrale è il processo attraverso cui il cervello si riorganizza creando nuove connessioni neuronali e adattandosi a nuove esperienze e informazioni.
Questo fenomeno, spesso associato solo all’infanzia e all’adolescenza, è in realtà presente per tutta la vita e costituisce la base dell’apprendimento e della memorizzazione.
E’ vero che durante l’invecchiamento, alcune aree del cervello, in particolare l’ippocampo e la corteccia prefrontale, possono subire una riduzione nel volume.
Tuttavia, questo non implica una perdita permanente delle capacità cognitive, ma piuttosto la necessità di un adattamento delle modalità di apprendimento.
Come evidenziato dai lavori di Denise Park, professoressa di neuroscienze cognitive, l’ippocampo, una regione cruciale per la memoria, può essere stimolato tramite attività mentali, favorendo un aumento delle capacità di apprendimento e memorizzazione anche in età avanzata.
Come cambia l’approccio allo studio con l’età
Con l’avanzare dell’età, le strategie e gli approcci allo studio subiscono cambiamenti che riflettono le necessità di un cervello maturo.
Gli adulti e gli anziani tendono a sfruttare la cosiddetta “memoria semantica”, ovvero la conoscenza generale e le competenze consolidate nel tempo, più che la “memoria episodica”, che riguarda il ricordo di eventi specifici.
Questa distinzione, descritta dai ricercatori Fergus Craik e Robert Lockhart, aiuta a capire perché gli adulti, pur avendo difficoltà a memorizzare nuove informazioni, riescano a costruire ponti tra vecchie e nuove conoscenze, creando una comprensione più profonda.
Inoltre, gli adulti mostrano una maggiore capacità di pensiero critico e di astrazione rispetto ai giovani, qualità che permettono di applicare in modo più pratico e immediato ciò che si apprende.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Stanford, l’esperienza accumulata nel corso degli anni consente a un adulto di mettere in relazione le nuove informazioni con una serie di conoscenze pregresse, accelerando il processo di apprendimento e rendendolo più significativo.
La capacità del cervello di apprendere per tutta la vita
L’idea che il cervello smetta di apprendere dopo una certa età è stata ormai sfatata da numerose ricerche scientifiche.
La neuroplasticità, come abbiamo visto, permette alle cellule cerebrali di continuare a formare nuove connessioni, persino in età avanzata.
Questa continua creazione di connessioni sinaptiche fa sì che il cervello sia in grado di adattarsi a nuove conoscenze e situazioni, favorendo un apprendimento costante.
Le ricerche hanno inoltre evidenziato che attività come l’apprendimento di nuove lingue o abilità motorie, stimolano la corteccia e rafforzano la plasticità neuronale e questo, a sua volta, contribuisce a preservare le funzioni cognitive, riducendo il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Ciò conferma che studiare, indipendentemente dall’età, non solo è possibile ma anche altamente benefico per la salute del cervello.
In sintesi, l’invecchiamento del cervello è un processo naturale che può influire su alcune aree cognitive, ma ciò non impedisce di apprendere e adattarsi.
Il cervello umano, con la sua capacità di adattarsi e rimodellarsi, offre sempre nuove opportunità per imparare, crescere e raggiungere obiettivi personali e professionali, indipendentemente dall’età.
Quindi è arrivato il momento di capire insieme come fare ad organizzare lo studio quando bisogna gestire anche lavoro e famiglia.
Come organizzare il tempo per ricominciare a studiare
Un piano di studio ben strutturato è la base per affrontare qualsiasi percorso di apprendimento in modo efficace e sostenibile.
E la chiave per creare un piano di studio che sia davvero personalizzato è partire dai propri obiettivi e impegni quotidiani, considerandoli come elementi imprescindibili.
Secondo la ricerca di McKeachie e Svinicki, specialisti in psicologia educativa, stabilire obiettivi chiari e realistici aiuta a mantenere alta la motivazione e a ridurre l’effetto della procrastinazione, spesso alimentata da una pianificazione poco definita.
La costruzione del piano di studio dovrebbe iniziare con la valutazione dei tempi disponibili.
Non è necessario prevedere lunghi blocchi di studio, poiché, in realtà, sessioni di studio brevi e distribuite nel tempo migliorano la capacità di memorizzazione e facilitano l’apprendimento a lungo termine.
Una buona strategia consiste nel suddividere il piano in piccole unità di tempo, tenendo conto di attività ricorrenti come lavoro e impegni familiari. Questa suddivisione permette di distribuire il carico di studio senza sacrificare altre aree della propria vita.
È utile anche impostare obiettivi intermedi e monitorare i progressi per mantenere alta la motivazione. Utilizzare strumenti come calendari digitali o app specifiche per la gestione del tempo può aiutare a visualizzare meglio il piano e ad adattarlo in caso di necessità.
Gestire lo stress da studio
Studiare in età adulta può essere fonte di stress, soprattutto quando si cerca di bilanciare questa attività con il lavoro e la famiglia.
La gestione dello stress è essenziale per un apprendimento sereno e continuativo. Uno studio della American Psychological Association suggerisce che una buona gestione del tempo e una pianificazione dettagliata sono tra i principali fattori che riducono lo stress da studio.
Avere obiettivi chiari permette infatti di limitare l’ansia legata a scadenze percepite come troppo pressanti.
Ci sono poi alcune pratiche specifiche che possono aiutarti a mantenere la motivazione alta e a ridurre l’ansia.
Un primo esempio sono la respirazione profonda e la meditazione che si sono dimostrate efficaci nel migliorare la concentrazione e abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Inoltre, fare brevi pause durante lo studio (la cosiddetta “tecnica del pomodoro“) permette di mantenere l’attenzione alta e limitare la fatica mentale.
Le pause frequenti, infatti, riducono il sovraccarico cognitivo, migliorando il rendimento nel tempo.
Conciliare Studio e Lavoro/Famiglia
Bilanciare lo studio con gli impegni di lavoro e familiari è una delle sfide maggiori per chi decide di tornare sui libri.
La pianificazione qui gioca un ruolo cruciale, ma non è sufficiente senza un approccio realistico e flessibile.
Secondo uno studio della University of London, coloro che studiano e lavorano riescono a ottenere migliori risultati quando dedicano periodi precisi e ben definiti allo studio, adattandoli ai picchi di produttività personale.
Ad esempio, sfruttare le prime ore del mattino o i fine settimana può essere una soluzione per coloro che hanno giornate lavorative intense.
Il supporto della famiglia e degli amici è altrettanto importante per facilitare questo equilibrio: avere un dialogo aperto con chi ci sta intorno e chiarire l’importanza del proprio percorso di studio permette di ottenere il supporto necessario.
Ci sono diverse ricerche che mostrano come il sostegno sociale giochi un ruolo significativo nella riduzione dello stress accademico e nel miglioramento dei risultati scolastici (Journal of Adult Education).
Inoltre, delegare alcune attività a familiari o amici nei periodi di studio più intensi può aiutare a mantenere il focus sui propri obiettivi senza sentirsi sovraccaricati.
In sostanza, organizzare il tempo per studiare richiede una pianificazione attenta e l’adozione di strategie che non solo riducono lo stress, ma rendono il percorso più gratificante e meno intrusivo per gli altri aspetti della vita.
Con un approccio realistico e sostenibile, conciliare studio, lavoro e famiglia è possibile e può trasformarsi in un’esperienza arricchente che apre la strada a nuove possibilità.
E quando tutto sembra remare contro di te?
Superare le difficoltà e rimanere motivati
Studiare è un percorso che, pur gratificante, può presentare difficoltà, soprattutto per chi decide di ricominciare dopo molti anni.
Imbattersi in ostacoli è naturale, ma affrontarli con strategie pratiche e un atteggiamento positivo può fare la differenza.
Vediamo come superare le difficoltà più comuni, costruire una rete di supporto e mantenere la motivazione grazie a piccole celebrazioni dei progressi.
Affrontare le difficoltà: concentrazione e risorse economiche
La mancanza di concentrazione è una delle difficoltà più frequenti tra chi torna a studiare, influenzata da fattori come lo stress e il multitasking tra studio, lavoro e vita privata.
Abbiamo già detto che le pause regolari durante sessioni di apprendimento prolungate aumentano l’attenzione e facilitano la memorizzazione delle informazioni (Baumeister & Heatherton, 1996).
Per gestire la concentrazione, è quindi utile suddividere il tempo di studio in blocchi di 25-30 minuti (tecnica del Pomodoro), seguiti da brevi pause. Questa tecnica non solo migliora il focus, ma aiuta anche a evitare il sovraccarico cognitivo, che può compromettere la produttività.
Inoltre, il sostegno economico può rappresentare un altro ostacolo, ma oggi esistono soluzioni che rendono l’istruzione più accessibile.
Diverse istituzioni offrono borse di studio e agevolazioni per gli studenti non tradizionali, ovvero coloro che non frequentano l’università subito dopo il diploma.
È anche utile esplorare corsi online, come Metodo Gientica, che in molti casi sono più economici rispetto alle opzioni in presenza e offrono flessibilità.
Tra l’altro, studi, come quello di Dziuban et al. pubblicato sull’International Review of Research in Open and Distributed Learning (2018), dimostrano che i corsi online sono altrettanto efficaci quanto quelli in aula, a patto che chi li segue mantenga una buona autodisciplina.
Creare una rete di supporto
La rete di supporto gioca un ruolo fondamentale nel sostegno emotivo e motivazionale.
Poter contare su familiari, amici e colleghi che comprendono l’impegno del ritorno agli studi è essenziale per affrontare le sfide.
Condividere gli obiettivi con persone vicine, come membri della famiglia o colleghi, offre non solo un sostegno morale ma anche la possibilità di ricevere feedback costruttivi.
Entrare in contatto con altre persone che stanno vivendo esperienze simili, come altri studenti adulti, può essere altrettanto utile.
Molte piattaforme educative, dai corsi universitari agli ambienti online, offrono gruppi di studio o forum in cui gli studenti possono confrontarsi, scambiarsi consigli e darsi supporto reciproco.
Per esempio, chi entra in Metodo Ginetica Academy ha a disposizione un’intera community su cui poter fare affidamento.
Partecipare a queste reti aumenta il senso di appartenenza e aiuta a mantenere alta la motivazione anche nei momenti di difficoltà.
Celebrare i successi: la forza della ricompensa
Celebrare ogni piccolo traguardo è un elemento chiave per mantenere alta la motivazione nel tempo.
Anche i piccoli progressi, come completare un modulo o superare un esame intermedio, rappresentano passi avanti che meritano riconoscimento.
Studi neuroscientifici dimostrano che il nostro cervello è programmato per rispondere positivamente alle ricompense.
In particolare, una ricerca condotta da Schultz et al. e pubblicata su Trends in Cognitive Sciences (2015) ha evidenziato che il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore associato alla sensazione di piacere e gratificazione, aumenta quando otteniamo una ricompensa, rinforzando così il comportamento che ha portato al successo.
Per mantenere alta la motivazione, è quindi utile stabilire piccole ricompense personali ogni volta che si raggiunge un obiettivo.
Ad esempio, ci si può premiare con un’attività piacevole o un momento di relax dopo una sessione intensa.
Questo processo di auto-ricompensa non solo rende più piacevole lo studio, ma rinforza anche l’abitudine all’apprendimento, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
Affrontare le difficoltà, costruire un solido sistema di supporto e celebrare ogni progresso sono strategie potenti per restare motivati e completare il proprio percorso di studio.
Ricominciare a studiare è una scelta di coraggio, ma con le giuste risorse e il supporto adatto, è un’avventura piena di soddisfazioni.
Conclusioni
Ricominciare a studiare è una scelta che può sembrare sfidante, ma i benefici sono profondi e duraturi.
In qualsiasi fase della vita, apprendere qualcosa di nuovo rappresenta un potente strumento di crescita personale e professionale e i vantaggi vanno ben oltre le competenze acquisite.
L’apprendimento continuo aiuta a mantenere la mente attiva, migliorare il benessere emotivo e aumentare la sicurezza nelle proprie capacità.
Grazie alle scoperte scientifiche sul cervello e alla possibilità di personalizzare il proprio metodo di studio, oggi è possibile ottenere risultati significativi anche se si è lontani dai libri da tempo.
Ogni sfida superata, ogni nuovo concetto appreso diventa una conferma che non è mai troppo tardi per migliorarsi e per esplorare nuovi percorsi.
L’importanza di affrontare con fiducia il proprio percorso di apprendimento, definendo obiettivi chiari e adottando strategie di studio efficaci, può davvero trasformare l’atto di studiare in un’esperienza entusiasmante e gratificante.
La mente è sempre pronta a ricevere stimoli e ad adattarsi a nuove conoscenze: non resta che ricominciare a studiare.
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“Alla tua rivoluzione”
Ginevra