Skip to main content
Metodo di studio

Studiare meglio, non di più: come la Spaced Repetition ottimizza la tua memoria

di 4 Aprile 2024Nessun Commento9 min read

Quando si tratta di studio, molte persone credono di dover semplicemente dedicare più tempo all’apprendimento, ma in realtà non è così.

Ciò che conta davvero è studiare meglio.

Ecco allora che entra in gioco la spaced repetition, una tecnica di apprendimento basata sul principio secondo cui siamo in grado di memorizzare meglio le informazioni se le ripassiamo in momenti specifici nel tempo, piuttosto che cercare di ingurgitarle tutte in una sola volta. 

Con la ripetizione spaziata, puoi ottimizzare la tua memoria, migliorando l’apprendimento e la capacità di richiamare le informazioni quando ne hai più bisogno.

Inoltre, questa tecnica ti aiuta a gestire meglio i tuoi tempi di studio e ad evitare il classico panico dell’ultima notte prima dell’esame.

In questo articolo, esploreremo come funziona la ripetizione spaziata e perché è così efficace nella memorizzazione a lungo termine.

Ti anche offrirò alcuni consigli pratici su come integrare questa tecnica nel tuo piano di studio quotidiano per massimizzare i risultati. 

Quindi, se sei stufo di studiare per ore senza vedere miglioramenti tangibili nella tua memoria, allora devi assolutamente provare la ripetizione spaziata.

Vedrai una differenza immediata nei tuoi risultati di studio!

Ma prima di iniziare a darti tutti i consigli, voglio presentarmi:

Sono Ginevra Bizzarri founder di “Metodo Ginetica”, un’azienda che si occupa di aiutare gli studenti di tutte le età, offrendo servizi di supporto allo studio, lezioni private e study coaching.

Sono laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche e la mia missione è quella di aiutare più studenti possibili a vivere lo studio con più serenità e consapevolezza, costruendo una metodo di studio efficace e personalizzato!

presentazione metodo ginetica

La scienza della ripetizione distanziata

La spaced repetition, o ripetizione distanziata, è una tecnica di studio basata su principi scientifici che mira a ottimizzare il processo di memorizzazione attraverso la ripetizione strategica delle informazioni a intervalli di tempo specifici.

Fondata su ricerche nel campo della psicologia cognitiva e delle neuroscienze, questa metodologia si è dimostrata estremamente efficace nel migliorare la conservazione a lungo termine delle informazioni.

La teoria alla base della spaced repetition si basa sul concetto di “curva dell’oblio“, sviluppato dallo psicologo Hermann Ebbinghaus alla fine del XIX secolo.

Questa curva descrive come la nostra capacità di ricordare le informazioni diminuisca nel tempo se queste non vengono ripetute attivamente.

Tuttavia, quando le informazioni vengono ripetute strategicamente a intervalli specifici, la curva dell’oblio viene mitigata e la memoria a lungo termine viene potenziata.

Inizialmente, le informazioni vengono ripetute a intervalli brevi per rinforzare la memoria a breve termine.

Successivamente, il tempo tra le ripetizioni aumenta gradualmente, consentendo al cervello di consolidare le informazioni nella memoria a lungo termine.

Infatti, quando studiamo qualcosa per la prima volta, le informazioni vengono memorizzate nella memoria a breve termine, ma se non vengono ripetute nel tempo, questo tipo di  memoria tende a dimenticare rapidamente le informazioni.

La spaced repetition interviene proprio in questo punto, ripresentando le informazioni poco prima che vengano dimenticate, contribuendo così a trasferirle nella memoria a lungo termine.

La scienza dietro la spaced repetition si basa quindi sulla plasticità neurale, ovvero la capacità del cervello di modificare la sua struttura e funzione in risposta all’esperienza. 

Gli studi hanno infatti dimostrato che ripetendo attivamente le informazioni a intervalli distanziati nel tempo, si favorisce il consolidamento delle connessioni neurali associate a quelle informazioni, rendendo più robusta la memoria a lungo termine.

Inoltre, la spaced repetition sfrutta anche il principio della recupero attivo, che evidenzia come il ricordo attivo delle informazioni sia più efficace del semplice rileggere o riascoltare.

In altre parole, ripetere attivamente le informazioni, anziché passivamente, stimola maggiormente il cervello e favorisce una migliore memorizzazione nel tempo.

Come la spaced repetition migliora la conservazione della memoria

vortice di libri

La spaced repetition migliora la conservazione della memoria intervenendo in modo mirato sul processo di consolidamento delle informazioni nella memoria a lungo termine.

Come abbiamo visto, questo approccio si basa sull’idea che il nostro cervello tende a trattenere meglio le informazioni quando vengono esposte a ripetizioni distanziate nel tempo anziché a ripetizioni concentrate in breve periodo.

La ripetizione graduale e spaziata nel tempo consente quindi al nostro cervello di consolidare le informazioni in memoria a lungo termine in modo più efficace.

In pratica, ogni volta che rivediamo le informazioni, il nostro cervello rafforza le connessioni neurali associate a esse, rendendo più robusto il ricordo nel tempo.

L’aspetto cruciale della spaced repetition è che ottimizza il processo di memorizzazione facendo sì che le informazioni siano ripresentate esattamente quando ne abbiamo bisogno per rafforzare la memoria nel lungo termine.

Ed ecco perchè è così efficace come tecnica di studio, se utilizzata correttamente.

Spaced Repetition: come si fa a integrare nella routine di studio

ragazza che studi su un libro

Per comprendere appieno come funziona la ripetizione distanziata e come integrarla efficacemente nella tua routine di studio, diamo un’occhiata a un esempio concreto.

Immagina di dover imparare un elenco di vocaboli in una lingua straniera. Inizialmente, studi queste parole per la prima volta e le inserisci in un’applicazione di ripetizione distanziata come, per esempio, Anki.

Il giorno successivo, Anki ti presenta di nuovo quelle parole. Se riesci a ricordarle tutte, ti chiederà di ripeterle tra qualche giorno. Se alcune parole ti sono sfuggite, Anki le ripresenterà più frequentemente finché non le avrai memorizzate correttamente.

Con il passare del tempo, le parole che riesci a ricordare con facilità verranno presentate sempre meno frequentemente, mentre quelle che ti danno più difficoltà saranno ripetute più spesso.

In questo modo, la ripetizione distanziata adatta il tuo programma di studio alle tue capacità di memoria individuali, ottimizzando il processo di apprendimento.

Per stabilire i tempi di ripetizione, puoi fare riferimento a diversi algoritmi disponibili nelle applicazioni di ripetizione distanziata.

Questi algoritmi infatti, si basano sulla teoria dell’oblio e tengono conto del tempo trascorso dall’ultima volta che hai visto una determinata informazione e dalla tua capacità di ricordarla.

In questo modo, le ripetizioni vengono programmate in modo da massimizzare l’efficacia del tuo studio.

Per integrare la ripetizione distanziata nella tua routine di studio, ti consiglio di dedicare un po’ di tempo ogni giorno per rivedere le informazioni precedentemente apprese

Organizza il tuo materiale di studio utilizzando un’applicazione di ripetizione distanziata e sfrutta le sue funzionalità per tenere traccia dei tuoi progressi e adattare il tuo programma di studio alle tue esigenze.

Inoltre, è importante sfruttare il richiamo attivo durante le sessioni di ripetizione.

Piuttosto che limitarti a rileggere le informazioni, sforzati di richiamarle attivamente alla mente senza consultare le risposte.

Questo ti aiuterà a consolidare la tua memoria e a migliorare la tua capacità di ricordare le informazioni nel lungo termine.

Massimizzare l’efficacia della ripetizione distanziata con il richiamo attivo

ragazzo seduto davanti a una pianificazione settimanale dello studio

Il richiamo attivo è una tecnica di studio che coinvolge attivamente il recupero delle informazioni dalla memoria anziché limitarsi a rileggerle passivamente.

Questo metodo si basa sull’idea che esercitare attivamente la memoria, sforzandosi di ricordare le informazioni senza avere sotto gli occhi le risposte, sia un modo molto efficace per consolidare la conoscenza e migliorare la capacità di richiamo nel tempo.

Per applicare il richiamo attivo durante la ripetizione distanziata, puoi seguire questi passaggi:

  1. Creare le flashcard o gli esercizi di studio: utilizza strumenti come Anki, Quizlet o carta e penna per creare flashcard o esercizi che contengano le informazioni che desideri memorizzare. Ad esempio, potresti scrivere una domanda su un lato della flashcard e la risposta sull’altro, oppure potresti creare un elenco di termini da ricordare.
  2. Rivedere le informazioni iniziali: inizia la tua sessione di studio rivedendo le informazioni iniziali. Leggi attentamente le flashcard o gli esercizi che hai creato per assicurarti di avere familiarità con le informazioni che devi memorizzare.
  3. Recupero attivo: dopo aver esaminato le informazioni iniziali, inizia il processo di recupero attivo. Chiudi le flashcard o metti da parte gli esercizi e cerca di ricordare le risposte senza guardare. Prova a richiamare alla mente le informazioni il più accuratamente possibile, anche se non riesci a ricordare tutto al primo tentativo.
  4. Verifica le risposte: dopo aver esercitato il recupero attivo, controlla le risposte per verificare l’esattezza delle tue memorizzazioni. Se hai commesso degli errori, non preoccuparti. Utilizza questi errori come opportunità di apprendimento e rifletti su ciò che potresti fare per migliorare la tua memorizzazione.
  5. Ripeti il processo: continua a ripetere il ciclo di recupero attivo e verifica delle risposte per tutte le informazioni che desideri memorizzare. L’obiettivo è quello di esercitare ripetutamente il recupero attivo nel tempo, utilizzando la spaced repetition per rivedere le informazioni a intervalli sempre più lunghi.

Utilizzando il richiamo attivo insieme alla spaced repetition, potrai massimizzare l’efficacia del tuo studio e migliorare notevolmente la tua capacità di memorizzare le informazioni nel lungo termine.

Tecniche e strumenti di ripetizione distanziata

ragazza che scrive su un calendario

Le migliori tecniche e strumenti di ripetizione distanziata dipendono dalle tue preferenze personali e dalle tue esigenze specifiche.

Tuttavia, ci sono alcuni strumenti e metodi che sono ampiamente riconosciuti per la loro efficacia nel supportare la pratica della ripetizione distanziata:

  1. Applicazioni di spaced repetition: esistono diverse applicazioni appositamente progettate per supportare la ripetizione distanziata. Tra le più popolari ci sono Anki, Quizlet e Memrise, che offrono funzionalità per creare flashcard personalizzate e quiz basati su algoritmi di spaced repetition.
  2. Flashcard personalizzate: se preferisci un approccio più tradizionale, puoi creare le tue flashcard utilizzando carta e penna o software di editing digitale. Solo, assicurati di organizzare le flashcard in modo che vengano presentate in base a intervalli di tempo progressivamente più lunghi per sfruttare al meglio i principi della ripetizione distanziata.
  3. Note e riepiloghi periodici: prendere appunti dettagliati durante le lezioni o la lettura di testi e rivederli periodicamente è un metodo efficace per implementare la ripetizione distanziata. Riguarda le tue note a intervalli regolari, ti aiuterà a rafforzare la memorizzazione delle informazioni nel tempo.
  4. Utilizzo di tecniche mnemoniche: le tecniche mnemoniche sono strategie di memorizzazione che collegano le informazioni da ricordare a concetti familiari o facili da ricordare. Integrare queste strategie nelle tue sessioni di studio può rendere più facile e divertente il processo di memorizzazione, potenziando al contempo l’efficacia della ripetizione distanziata.
  5. Registrazioni vocali: registrare le informazioni importanti o i concetti chiave e ascoltarli ripetutamente nel tempo è un’altra tecnica efficace per applicare la ripetizione distanziata. Puoi registrare le tue spiegazioni o lezioni, o persino creare brevi podcast educativi per rivedere le informazioni in qualsiasi momento.
  6. Mappe concettuali e schemi visivi: creare mappe concettuali o schemi visivi delle informazioni ti aiuta a organizzare e collegare concetti correlati, facilitando il processo di memorizzazione e revisione. Rivedere periodicamente queste rappresentazioni visive ti aiuta a rafforzare la memorizzazione nel tempo.

Come ricordo sempre, scegliere la tecnica o lo strumento più adatto dipende dalle tue preferenze individuali e dal tipo di materiale che stai studiando.

Esplora diverse opzioni e trova quella che si adatta meglio al tuo stile di apprendimento e alle tue esigenze specifiche.

Conclusioni

La spaced repetition si dimostra essere un valido alleato nel tuo percorso di apprendimento.

Attraverso l’applicazione di questa tecnica, potrai ottimizzare il tempo dedicato allo studio, migliorare la conservazione delle informazioni nella memoria a lungo termine e liberare il proprio potenziale di apprendimento.

Integrando la ripetizione distanziata nella tua routine di studio e combinandola con il richiamo attivo, riuscirai a raggiungere risultati significativi con uno sforzo minore.

Infatti, non si tratta solo di accumulare più conoscenze, ma di acquisirle in modo efficace e duraturo, rendendo così il processo di apprendimento più gratificante e soddisfacente.

Prima di salutarci, un ultimo consiglio: seguimi su Instagram e iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato su tips utili e sui nostri servizi.

“Alla tua rivoluzione”

Ginevra

Rispondi